SENATO DELLA REPUBBLICA
-------------------- XIX LEGISLATURA --------------------
9ª Commissione permanente
(Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare)
*159a seduta: martedì 17 settembre 2024, ore 15,30
160a seduta: mercoledì 18 settembre 2024, ore 9
ORDINE DEL GIORNO
- Relatore alla Commissione BERGESIO
INTERROGAZIONI ALL'ORDINE DEL GIORNO
BIZZOTTO, BERGESIO, CANTALAMESSA - Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
Premesso che:
la proposta della Commissione europea di ridurre a 92 milioni di euro per l’anno 2025 i fondi per la promozione dei prodotti agroalimentari, rispetto ai 185,9 milioni di euro del 2024, ha suscitato una forte reazione dell’Italia, rappresentando una vera e propria minaccia alla crescita delle esportazioni di prodotti del made in Italy, salito, nel 2023, ad oltre 64 miliardi di euro;
la proposta intende limitare l’assegnazione di risorse ai soli programmi semplici, prevedendo allo stesso tempo l’azzeramento di quelle destinate a programmi multipli e alle iniziative proprie della Commissione europea;
si tratta di un drastico taglio di risorse, che colpirebbe in modo particolare gli interessi del nostro Paese, che è tra i maggiori utilizzatori delle risorse per la politica europea di promozione; nel 2023, infatti, circa il 40 per cento delle risorse nell’ambito dei programmi semplici, ed il 38 per cento nei programmi multipli, è stato assorbito dal nostro Paese, per un totale di circa 54 milioni di euro;
anche nel 2024, l’Italia si è confermata come il Paese con il maggior numero di programmi di promozione;
le attività di promozione sono importanti anche per gli altri Stati membri; infatti le domande arrivate per il 2024 hanno raggiunto la cifra di oltre 290,9 milioni di euro, oltre il budget disponibile, e un numero complessivo di programmi sostenuti in aumento del 36 per cento rispetto al 2023 (52 per cento in più per i programmi multipli e 32 per cento in più per quelli semplici);
nella prima riunione del Consiglio Agrifish dei Ministri dell’agricoltura e della pesca UE, dello scorso 15 luglio, l’Italia si è opposta alla proposta di dimezzamento delle risorse per la promozione agroalimentare;
la proposta di revisione del budget presentata dalla Commissione risulta evidentemente inaccettabile, trattandosi di una posizione che contrasta con le politiche europee a sostegno della competitività delle imprese, dell’internazionalizzazione e della valorizzazione delle eccellenze dell’agroalimentare italiano ed europeo,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo voglia farsi promotore di ulteriori iniziative, in ambito comunitario, che portino all’adozione di una posizione condivisa con i diversi Stati membri per il rispristino, anche per gli anni a venire, di risorse adeguate alla promozione di un modello agroalimentare che valorizzi i prodotti italiani ed europei di eccellenza.
(3-01273)
FINA, FRANCESCHELLI - Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste
Premesso che:
a seguito dei danni arrecati alla produzione vitivinicola locale, la Regione Abruzzo ha proposto e ottenuto, ai sensi dell’art. 6, comma 1, del decreto legislativo n. 102 del 2004, il riconoscimento dello stato di calamità naturale nei territori regionali che hanno subito un danno superiore al 30 per cento della produzione lorda vendibile (PLV) a seguito degli attacchi di peronospora (Plasmopara viticola);
l’eccezionale andamento meteorologico avverso, qualificabile come eccesso di pioggia verificatosi nei mesi da aprile a giugno 2023, che ha causato l’allagamento dei vigneti, ha impedito di effettuare le operazioni colturali, in particolare i trattamenti preventivi di contrasto agli attacchi di peronospora;
i servizi territoriali per l’agricoltura di Chieti, Pescara, L’Aquila e Teramo hanno attestato una produzione vitivinicola nei territori della regione nel 2023 pari a 1.792.654 quintali, rispetto alla produzione media del triennio precedente che è stata di 6.000.225 quintali, con una perdita di produzione di 4.207.571 quitali che in percentuale equivale ad una perdita di raccolto del 70,12 per cento, cui corrisponde una perdita economica complessiva di 210.379.600 euro;
il Governo nazionale ha messo in atto provvedimenti che non hanno ancora determinato effetti nei confronti dei produttori danneggiati e del territorio nel suo complesso: a) con l’articolo 6 del decreto-legge n. 104 del 2023, recante “Disposizioni urgenti a tutela degli utenti, in materia di attività economiche e finanziarie e investimenti strategici”, ha stanziato per l’intero territorio nazionale la somma esigua di 7 milioni di euro; b) con decreto-legge n. 63 del 2024, recante “Disposizioni urgenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura, nonché per le imprese di interesse strategico nazionale”, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 101 del 2024, ha stanziato un’ulteriore somma di 40 milioni di euro per l’intero territorio nazionale (8 Regioni hanno ricevuto il riconoscimento dello stato di calamità naturale per circa un miliardo di euro di danni stimati);
ben 113 sindaci di tutte le parti politiche, 14 associazioni vitivinicole e 34 cantine sociali hanno rappresentato in un documento pubblico al Governo regionale e nazionale i ritardi nell’attivazione delle misure previste dal decreto legislativo n. 102 del 2004 quali la sospensione dei mutui, gli sgravi contributivi INPS, la concessione di prestiti agevolati e l’erogazione di ristori a fondo perduto,
si chiede di sapere:
quali azioni il Ministro in indirizzo intenda attivare con la massima urgenza al fine di rendere operative le misure richiamate;
quali altre iniziative amministrative e legislative intenda porre in essere per far fronte alla grave situazione del settore vitivinicolo per i danni subiti, ovvero misure di prevenzione per la stagione in corso già gravemente caratterizzata dal fenomeno della siccità.
(3-01290)